Boom morbillo e pertosse in Ue. "Malattie super contagiose, ecco chi rischia"
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Sab, Mag

Boom morbillo e pertosse in Ue. "Malattie super contagiose, ecco chi rischia"

Salute e Benessere
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(Adnkronos) - "Con la pandemia Covid c'è stata una diminuzione delle coperture vaccinali per la pertosse e il morbillo, soprattutto nel 2020 e nelle zone più colpite. Poi c'è stata una ripresa delle immunizzazioni e ci siamo riavvicinati al 95% di copertura della popolazione per la pertosse e poco sotto il 95% per il

morbillo. Almeno in Italia, ma è chiaro che soprattutto per il morbillo basta scendere di pochi punti rispetto alla copertura che subito rialza la testa. Sono due malattie super contagiose e basta davvero poco. E' chiaro però che la maggior parte dei casi sono registrati nella fascia 15-64 anni, più del 50% sopra i 30 anni. Il morbillo è una malattia che si diffonde oggi più tra gli adulti non vaccinati e che se colpisce un over 60 con altre patologie diventa molto seria. Come lo è la pertosse per i bambini piccoli". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Rezza, docente straordinario di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sull'allarme lanciato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc), in occasione della Settimana europea dell'immunizzazione, sul boom di morbillo e pertosse in Europa.  

"Forse non tutti sanno - e credo neanche tanti medici - che esiste un programma di eliminazione del morbillo dell'Oms che prevede la vaccinazione gratuita. Questo - avverte Rezza - dovrebbe spingere i medici di famiglia a promuovere una migliore conoscenza delle vaccinazioni dei loro assistiti. Siamo di fronte ad un problema non solo italiano, l'Ecdc documenta proprio questo. Dobbiamo - conclude -recuperare gli adulti che non hanno fatto la dose di richiamo e diventano la fascia di popolazione più suscettibile ai focolai di morbillo che stiamo vedendo".  

"E' davvero deprimente vedere i dati europei Ecdc della pertosse e del morbillo, perché vuol dire essere tornati indietro di moltissimo - dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - Così tanti casi di morbillo e pertosse in Europa nel 2024, dopo che eravamo arrivati ad un passo da non vedere più queste malattie, è una situazione fuori dal tempo. Nel 2018-2019 eravamo davvero molto vivicini alla vittoria e all'eradicazione".  

"Dobbiamo spiegare alle persone l'importanza dei vaccini, c'è stata una perdita di fiducia ma ora non stiamo lì a cercare di capire il perché ma ripartiamo come fatto negli anni '80 e '90 spiegando come i vaccini possono cambiare la nostra vita. Oggi l'anti-Hpv previene il tumore, il vaccino dell'epatite B previene una neoplasia, così come la rosolia evita le malformazione, sono questi i messaggi che vanno dati alle persone - ribadisce l'infettivologo - I numeri del morbillo cresceranno ancora, anche in Italia, perché mancando anche la copertura è evidente che torneranno focolai nel nostro Paese e in altri stati europei. Vanno sensibilizzati tutti i medici: dai quelli di famiglia a quelli del pronto soccorso affinché sappiano riconoscere le patologie e chiedere poi gli esami corretti".  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.