Menopausa e fine dell’età fertile: come si può intervenire in questa fase delicata?
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Gio, Mar

Menopausa e fine dell’età fertile: come si può intervenire in questa fase delicata?

Menopausa e fine dell’età fertile: come si può intervenire in questa fase delicata?

Articoli Nutrizione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

E’ risaputo: la donna in menopausa non passa di certo un bel periodo della propria vita. Ma non vediamolo come un momento difficile e debilitante: innanzitutto, è un evento fisiologico dell’organismo, e poi lo stile di vita conta veramente tanto in questa fase particolare. Nell’articolo è scritto tutto ciò che può essere d’aiuto in questa fase: buona lettura!

Menopausa e fine dell’età fertile: come si può intervenire in questa fase delicata?
Menopausa e fine dell’età fertile: come si può intervenire in questa fase delicata?

 

Menopausa: un fisiologico “problema”

Quando si è in menopausa, la donna si trova a dover fronteggiare un periodo difficile  sia dal punto di vista psicologico, perché deve accettare la fine del periodo fertile, sia dal punto di vista fisico, poiché il calo estrogenico che segue questa fase determina molti scompensi fisici. Ciò che appunto si viene a verificare è un rallentamento metabolico durante questo periodo della vita, è fisiologico e deve essere gestito nel migliore dei modi, bisogna puntare sullo stile di vita e sul corretto azionamento degli assi metabolici, ecco perché ha un ruolo fondamentale l’alimentazione.

In particolar modo, la maggior parte delle donne, oltre a forti sbalzi di umore, stanchezza, nervosismo, prende peso più facilmente e lo accumula tutto a livello di addome e sui fianchi, e nel frattempo si assiste a una diminuzione della massa magra.
Quindi, appurato che non si tratta di una patologia, il periodo della menopausa induce dei cambiamenti ormonali nella donna che possono portare all’insorgenza di svariati disturbi: vi sono sia disturbi vascolari, sbalzi d’umore, insonnia, diversa distribuzione del grasso e soprattutto perdite a livello della struttura ossea con rischio di osteoporosi. A cosa è dovuto ciò? Proprio alla mancata azione degli estrogeni nel corpo della donna.

Menopausa: non è semplice fronteggiarla

Purtroppo è noto che il disagio psico-fisico della menopausa sia consistente, benché si tratti di un processo fisiologico, e solamente alcune donne riescono ad affrontare questa fase in maniera tranquilla, poiché per altre persone ciò è invece un momento di demotivazione, sconforto, addirittura depressione.

Spesso, per combattere i principali sintomi correlati a tale evento, è utile far uso di fitoestrogeni della soia, per supplire in parte alla mancanza degli estrogeni endogeni. Ma non per tutte le donne ciò può rivelarsi un’utile soluzione: ecco che ricorre in aiuto, come sempre, l’alimentazione.

Menopausa e stile di vita

Innanzitutto, citiamo due sostanze importanti per la salute della donna in menopausa: il fosforo e la vitamina D, i quali sono molto importanti per riequilibrare la quantità di calcio da fornire alle ossa. Ecco che consumare regolarmente cibi come carne, uova(il tuorlo particolarmente), prodotti derivati animali, diventa importante.

Il pesce, insieme alla frutta secca, è una valida fonte di omega-3, infiammatori naturali fondamentali da introdurre nella nostra alimentazione insieme agli acidi grassi omega-6 e agli acidi grassi polinsaturi, riducendo le quote di acidi grassi saturi difficili, per il nostro organismo, da smaltire. Consumato con moderazione, in quanto fonte di acidi grassi saturi, anche il burro può essere un buon alimento, in quanto ricco di vitamina E che è un potente antiossidante naturale. Insieme a questo fondamentali per l’introduzione di questo elemento sono le verdure e l’olio d’oliva. Ancora, il magnesio, di cui ormai si conoscono le diverse azioni importanti per l’organismo, lo possiamo introdurre soprattutto con le verdure a foglia larga e con il lievito di birra.

Per quanto riguarda la vitamina, oltre alle arance, la ritroviamo nel kiwi, nelle fragole, nei peperoni, nei pomodori e anche nelle bacche di rosa canina.

Evitare i cibi dolci o eccessivamente salati è utile , mantenere una calma leptinica e, quindi, insulinica, stimolerà in maniera adeguata tutti gli assi metabolici e sarà di aiuto per regolarizzare lo scompenso ormonale. Una prima colazione adeguata, l’uso di frutta e verdura fresca e cereali integrali, così come l’uso delle giuste proteine ad ogni pasto, sono buone abitudini di benessere e hanno anch’esse una azione positiva: cominciare la giornata con una buona attività fisica (meglio aerobica) e una colazione composta da una macedonia di frutta fresca di stagione, una tisana al finocchio, un pancake con farina di grano saraceno integrale e qualche fetta di prosciutto crudo dolce, sicuramente dà uno stimolo positivo per il metabolismo. Capiamo, dunque, che la menopausa, così come qualsiasi periodo della vita, necessita di tutti gli elementi macro e micro per far funzionare bene il nostro organismo, con particolare attenzione al buon mantenimento della massa ossea, della circolazione e dell’equilibrio metabolico.

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-nut-cca-001