I benefici ad ampio spettro prodotti dalla vitamina E nell’alimentazione
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Gio, Apr

I benefici ad ampio spettro prodotti dalla vitamina E nell’alimentazione

I benefici ad ampio spettro prodotti dalla vitamina E nell’alimentazione

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La vitamina E la conosciamo già, basta spulciare riviste, leggere le descrizioni qualitative sulle etichette alimentari, sui prodotti cosmetici: se ne parla molto di questa vitamina detossificante. Ma è solo questo il ruolo benefico della vitamina E? Ce ne sono a iosa, vi invito pertanto a leggere questo articolo che ho voluto scrivere per voi!

I benefici ad ampio spettro prodotti dalla vitamina E nell’alimentazione
I benefici ad ampio spettro prodotti dalla vitamina E nell’alimentazione

 

Si sente parlare frequentemente di vitamina E  e molte pazienti arrivano in studio chiedendomi informazioni in merito: mi è capitato che mi chiedessero se questa vitamina fosse efficace nel trattamento di alcune patologie, se fosse efficace per il benessere fisico, per l’estetica. Addirittura una paziente ha portato con sé una crema a base di alfa-tocoferolo per chiedermi conferma sugli effetti benefici di cui aveva sentito parlare. Per questo ho deciso di trattare l’argomento in modo da capire insieme l’importanza di questa vitamina.

La vitamina E, conosciuta anche sotto il nome di tocoferolo, è un nutriente vitaminico essenziale e vitale per l’uomo, è una vitamina liposolubile che si trova, quindi, in numerosi prodotti a composizione lipidica, ed è nota per il suo elevato potere anti-ossidante e rigenerante. Essa è presente in molti vegetali, i cibi più ricchi sono: gli oli (olio di germe di grano), alcuni ortaggi, le cariossidi dei cereali e i semi in genere ad esempio nella frutta, nell’olio di canapa, nell’olio d’oliva. Perché a volte viene chiamata vitamina E ed altre volte tocoferolo? Facciamo chiarezza: il tocoferolo è uno dei principali composti con elevata attività biologica della famiglia della vitamina E, e per questo ne viene comunemente usato interscambiabilmente il nome. Infatti, la vitamina E è il termine collettivo per quattro tocoferoli (α-, β-, γ- e δ-tocoferoli) e quattro tocotrienoli (α-, β-, γ- e δ-tocotrienoli) presenti nel cibo. Tuttavia, solamente l’α-tocoferolo soddisfa il requisito di vitamina E compatibile col metabolismo umano.

I tocoferoli vengono assorbiti a livello dell’intestino tenue dopo essere stati idrolizzati, in quanto spesso si presentano sotto forma di esteri, e tale assorbimento varia tra il 20 ed il 40% rispetto a quello assunto con i cibi. I tocoferoli vengono assorbiti quindi a livello degli enterociti e vengono poi rilasciati, inglobati nei chilomicroni, nella circolazione linfatica e da lì rilasciati in quella sistemica, dove vengono trasportati inclusi nelle lipoproteine.

Essa è un antiossidante liposolubile che può proteggere gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) nella membrana dall’ossidazione, regolare la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e specie reattive dell’azoto (RNS) e modulare la trasduzione del segnale. Come lo fa? In pratica questa vitamina è un importante antiossidante liposolubile, come ho detto prima, che elimina i radicali perossilici e termina l’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi (PUFA). L’attività antiossidante della vitamina E può essere responsabile della regolazione di diversi enzimi coinvolti nella trasduzione del segnale perché l’attività degli enzimi di segnalazione è regolata dallo stato redox. Gli effetti immunomodulatori della vitamina E sono stati osservati su soggetti sia in condizioni normali che patologiche. Andando avanti con lo studio sullo sviluppo, sulla funzione e sulla regolazione delle cellule dendritiche (DC), dei macrofagi, delle cellule natural killer (NK), delle cellule T e B, ovvero le componenti del sistema immunitario, sono stati portati avanti alcuni studi recenti i quali si sono concentrati sugli effetti della vitamina E su specifiche cellule immunitarie. Cosa si è visto? Sono stati esaminati i cambiamenti immunologici osservati con l’intervento della vitamina E, e si sono avuti positivi risultati in relazione alla modalità e alla quantità di vitamina E assunta.

Di recente è stata condotta una ricerca particolare in merito all’attività svolta dal tocoferolo: un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Ann Harbor nel Michigan ha rilevato come il tocoferolo stesso sia in grado di influenzare in modo diretto l’espressione genica. In che modo? Si è visto che vi è una proteina del citoplasma cellulare, la Tocopheryl-Activated Protein-1 (TAP-1), in grado di legare il tocoferolo e programmare l’espressione di geni specifici; questo permetterebbe la codifica per particolari proteine coinvolte in importanti risposte specifiche positive a livello dell’apparato cardiovascolare, immunologico, nervoso e cartilagineo.

Gli interventi dietetici della vitamina E hanno quindi dimostrato di migliorare le risposte immunitarie cellulo-mediate e umorali, con aumento della proliferazione dei linfociti, livelli di immunoglobuline, risposte anticorpali, attività delle cellule natural killer (NK) e produzione di interleuchina (IL) -2. Inoltre, si è visto anche un aspetto importante della vitamina: gli effetti immunostimolatori della vitamina E conferiscono una migliore resistenza alle infezioni, soprattutto di tipo batterico, e inoltre i benefici associati alla vitamina E coinvolgono anche il sistema nervoso, connettivo e cardiovascolare, oltre al ruolo già conosciuto del tocoferolo nella detossificazione e nell’estetica!

 

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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