Tutta questa fretta di perdere peso… e poi? Si ritorna come prima!
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Sab, Apr

Tutta questa fretta di perdere peso… e poi? Si ritorna come prima!

Tutta questa fretta di perdere peso… e poi? Si ritorna come prima!

Articoli Nutrizione
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Quasi tutto il genere femminile in questo periodo è in fermento, si ha troppa fretta di dimagrire per fare bella figura in spiaggia, ormai popolata per via del troppo caldo. Ma è così positivo dimagrire velocemente? Leggiamo l’articolo per saperne di più.

Tutta questa fretta di perdere peso… e poi? Si ritorna come prima!
Tutta questa fretta di perdere peso… e poi? Si ritorna come prima!

 

Diete fast, per chi ha fretta di perdere peso

Le cosiddette diete fast stanno spopolando in questo periodo dell’anno; le ritroviamo ovunque: riviste, web, dal vicino di casa che ci dà la dieta elaborata 3-4 anni prima dal nutrizionista, sulle app dello smartphone. Ve ne sono diverse, tutte ipocaloriche (ovvero la quantità di calorie fornite dalla dieta è minore rispetto al fabbisogno energetico), elaborate o meno da professionisti del settore e che variano in base alla distribuzione dei nutrienti durante il giorno. Famose ormai sono la dieta chetogenica, che causa una perdita di equilibrio dell’organismo, pur essendo molto breve come percorso; la dieta Lemme, la dieta Dukan, la dieta dei limoni… va bene, sono diverse, ma qual è il significato della parola dieta?

Dieta significa stile di vita, un piano alimentare consigliato ad un paziente non deve mirare solo alla perdita di peso, ma anche all’educazione alimentare; ciò, però, non può avvenire con una dieta di restrizione, altrimenti l’insegnamento sarebbe quello di mangiare poco e di fare la fame, deperendo. Un piano alimentare adeguato deve fornire un equilibrio dei diversi nutrienti, inoltre, deve essere normocalorico, apportando dunque la quantità di calorie necessaria al corretto funzionamento dell’organismo.

Perché non è un bene seguire diete veloci?

Cosa succede all’organismo quando seguiamo una dieta rapida e ipocalorica? Riducendo l’apporto necessario di energia, il corpo dovrà utilizzare quella fornita dalla degradazione dei carboidrati, sotto forma di glicogeno, dei grassi e delle proteine. Se si utilizza quella dei grassi è un bene, è proprio quello l’intento, ma se consumiamo l’energia fornita dalle proteine il nostro tono muscolare non potrà essere mantenuto. Infatti, chi segue diete ipocaloriche non dimagrisce, ma deperisce.

Inoltre, è importante sottolineare che il nostro organismo rispecchia ancora le abitudini di quelle dell’uomo del paleolitico: se quest’ultimo non aveva cacciato abbastanza, ai periodi di abbondanza si alternavano quelli di carestia, per cui il corpo andava in modalità “risparmio”: le riserve di grasso potevano servirgli in caso di carenze di cibo protratte. Cosa succede al metabolismo in questi casi? Rallenta, non può permettersi di bruciare grasso poiché potrebbe servire in situazioni di emergenza.

Questo è proprio ciò che succede a persone che si rivolgono a me dopo aver provato tante e tante diete ipocaloriche, ma che ormai non riescono più a perdere peso a causa del blocco metabolico. Il segreto in questi casi non è quello di diminuire le dosi, ma di aumentarle; se capita di ingrassare un po’, di solito accade soltanto in un primo momento, poi il metabolismo verrà riattivato e si potrà dimagrire gradualmente.

Il dimagrimento deve essere graduale

Quando parlo di dimagrimento graduale mi riferisco ad una dieta normocalorica, in particolar modo alla dieta GIFT, che ormai consiglio da un bel po’ di anni. I risultati di questa sono efficienti e duraturi nel tempo, al contrario delle diete ipocaloriche che, invece, generano risultati evidenti repentinamente, ma che dopo un po’ di mesi se il regime consigliato non viene più seguito, scompaiono riacquistando il doppio o il triplo dei chili persi. Ciò succede perché la persona si culla sul fatto che non mangiando o mangiando molto meno riesce a perdere quanti chili desidera, basta solo un po’ di sacrificio, così poi può ricominciare a mangiare come prima senza alcun problema. Ma oltre a considerare il dimagrimento rapido, abbiamo preso in considerazione l’effetto yo-yo che aumenta il rischio cardiovascolare? Abbiamo pensato che continuando così il nostro metabolismo sarà sempre più lento e ci farà dimagrire con difficoltà? Inoltre, abbiamo riflettuto sulla parola “sacrificio”? Già affrontare gli ostacoli della vita è difficile, anche il sedersi a tavola deve essere sacrificante?

Il dimagrimento deve avvenire nel tempo, mangiando bene durante tutto l’anno; deve consentire una riduzione della massa grassa ed il mantenimento della massa magra, che dovrà essere tonificata. La dieta deve essere un piacere, non un dovere, deve insegnarci come mangiare in qualsiasi occasione e perché mangiare in un modo piuttosto che in un altro. Questo significa stile di vita. Inoltre, è importante accoppiare la dieta ad una costante attività fisica che, oltre a farci bruciare massa grassa, manterrà i muscoli tonici. Per avere maggiori informazioni sulla dieta GIFT, cliccate qui.

Dunque, siete abbastanza consapevoli di cosa succede al vostro organismo quando seguiamo una dieta restrittiva? Siete ancora convinti di voler ancora continuare a “fare la fame”?

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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